Roma, la città eterna. Il centro di un potere che in questo XVI secolo è, più che spirituale, politico ed economico. E che come tale viene gestito. Inevitabile che intorno al soglio di Pietro si agitino lotte, congiure, tradimenti. E a tutto assiste, col distacco che la vita gli ha dato, il rinnegato che qualcuno chiama il giannizzero nero…
C'è una leggenda che è sopravvissuta per secoli: dal Medioevo al '500. Parla del mitico Prete Gianni e della sua comunità cristiana, che sarebbe stata fondata, addirittura, dall'apostolo Tomaso. Ma è, appunto, una leggenda. E il giannizzero nero, si sa, alle leggende non crede. Finché non legge quel foglio…
Strano animale, l'uomo. Capace di vincere quella paura che a volte lo rende vile per affrontare i misteri di un mondo come quello che lo circonda. Un mondo che nasconde, ai suoi confini estremi, realtà inattese, dove quotidianità e leggenda si confondono. Per il giannizzero nero, un'avventura diversa da tutte le precedenti…
Ci sono retaggi del passato che incombono per secoli sulla realtà politica e sociale del mondo. Da qualche parte, in Europa, c'è una persona che potrebbe addirittura vantare diritti su Roma e sull'Italia. Logico che una simile notizia provochi complotti e violenze. Nelle quali il giannizzero nero è coinvolto suo malgrado.
Si chiamano kanun, canoni. E sono leggi dettate dal fondatore della dinastia. Leggi che, suo malgrado, Solimano è costretto a volte a infrangere. Scatenando reazioni che possono avere le conseguenze più tragiche e inattese. E anche un uomo come il giannizzero nero può rischiare di esserne schiacciato…
Per il giannizzero nero, un incontro per molti aspetti sorprendente. Un bambino apparentemente sperduto nella neve. Indifeso, esposto a tutti i rischi. Eppure, nei suoi occhi c'è un lampo strano, inquietante. Come di chi sa che quello che lo attende è un destino segnato dalla gloria e della violenza…
Cesare Renzi... Dago... il giannizzero nero... il rinnegato... Tanti nomi per una sola persona. E in fondo è logico che sia così... Perché un nome è qualcosa che ti accompagna per tutta l'esistenza, ma Dago ha avuto molte vite... E' stato nobile e schiavo, mercenario e diplomatico... E ha suscitato ammirazione e invidia, affetto e odio…