NOTA:
Da metà febbraio, saranno disponibili sull' applicazione per Ipad e Iphone "I grandi fumetti Aurea", i volumi arretrati della nuova serie di Amanda. Saranno pubblicati mensilmente i nuovi volumi a partire dal n. 11.
1785. Nella profondità dell'Amazzonia, un uomo roso dalla febbre ha appena scoperto l'oro mitico di Guyanacapac. Si chiama lord Byron Hastings. Sua moglie, Vivian, rimasta in Inghilterra, lo crede morto. Lei conduce una bella vita e colleziona amanti, nonostante una situazione economica sempre più delicata, fino al giorno in cui degli emissari di suo marito gli annunciano la notizia: lord Hastings è vivo e ha bisogno del suo aiuto... Lord Hastings, per raggiungere l'oro di Guyanacapac, ha bisogno di tutte le sue risorse finanziarie e per questo ha incaricato il fratello di vendere tutte le sue proprietà, anche a costo di mettere sul lastrico la moglie che, ricattata dal cognato, se non vuole che il marito sappia dei suoi tradimenti, è costretta ad accettare. Ma lady Vivian è donna dalle mille risorse e non vuol certo perdere la sua condizione di nobildonna. Anzi, con la scoperta dell'oro da parte del marito, può addirittura accrescerla. Ma per ottenere questo deve far parte anche lei della spedizione che dovrà raggiungere lord Hastings. Per portare a termine il suo piano deve impadronirsi della nave e allearsi con un marinaio la cui reputazione è tanto misteriosa quanto inquietante.
I lettori di Robert Louis Stevenson si troveranno in un campo che conoscono bene: Xavier Dorison e Mathieu Lauffray immaginano qui il seguito delle avventure di Long John Silver, il famoso marinaio del romanzo L'Isola del tesoro. Vero archetipo della figura di pirata, Long John Silver ha stregato l'immaginario di milioni di lettori ma anche di cinefili, con il suo uncino leggendario e la sua gamba di legno che lo hanno reso celebre tanto nella letteratura quanto nel cinema popolare. Questa volta diventa l'eroe di una grande storia a fumetti raccontata da Dorison e Lauffray in quattro, imperdibili volumi.
Al servizio del gran timoniere Sullo sfondo della guerra fredda e della psicosi atomica, gli autori di Tigre Bianca hanno dipinto con un umorismo nero una galleria di ritratti completamente atipici. Questa serie che si svolge a Hong Kong, combina equivoci deliranti e situazioni rocambolesche.
Alix Yin Fu, agente segreto comunista e membro della setta taoista delle Tigri Bianche, è la James Bond asiatica. Ed è una bomba. La sua missione? Recuperare un ordigno atomico, prima di tutti i diavoli stranieri.
Per questo nuovo progetto, il tandem Yann-Conrad è stato ispirato dal cinema. Conrad ha disegnato ogni sequenza, fino all'ultima inquadratura, senza interruzioni. Gli autori si sono in seguito occupati dei raccordi, poi del montaggio. La storia racconta con fluidità un' epoca tormentata e ricca di colpi di scena. Da leggere nel nero più assoluto!
La Riforma ha acceso grandi speranze nel popolo immenso dei diseredati. E non può mancare che sogna improbabili rivoluzioni, utopistiche redistribuzioni delle ricchezze. Con il risultato di alimentare sempre nuove guerre di religione, sempre nuove violenze. Che spesso servono ai regnanti d'Europa per i loro giochi di potere. Per questo il re di Francia ha incaricato Dago di contattare quel Profeta…
C'è un crimine atroce, che perseguita l'umanità e che neanche il progresso è riuscito a cancellare... Ci sono uomini che rapiscono gli esseri più deboli – le donne – per destinarli al mercato più turpe. Un crimine che garantisce grandi guadagni e che proprio per questo è gestito a gente potente. Tanto potente che solo un pazzo o un sognatore potrebbe affrontarla. Un pazzo come Dago.
Un albo di Dago che rappresenta un autentico evento per tutti gli amanti del fumetto. Un'avventura per la quale si è ricomposta una coppia storica dell'"Eura". Quella coppia, formata da Robin Wood ed Enrique Villagran, alla quale si deve una saga come Nippur. Una specie di omaggio al giannizzero nero da parte di un disegnatore dalla grande personalità. Un ulteriore motivo di interesse per una storia dall'intensa drammaticità.
Tra le fonti di ispirazione di un grande narratore come Robin Wood, la cultura, la storia, le leggende del popolo gitano occupano un posto di assoluto rilievo. Forse perché, sul fondo, questo scrittore - di origini irlandesi, nato in Paraguay, cresciuto in Argentina e approdato in Danimarca dopo aver vissuto in Spagna e in Australia - è un po' zingaro. E sa che quando fa incontrare il suo giannizzero nero con i gitani l'avventura è assicurata…