Tra le fonti di ispirazione di un grande narratore come Robin Wood, la cultura, la storia, le leggende del popolo gitano occupano un posto di assoluto rilievo. Forse perché, sul fondo, questo scrittore - di origini irlandesi, nato in Paraguay, cresciuto in Argentina e approdato in Danimarca dopo aver vissuto in Spagna e in Australia - è un po' zingaro. E sa che quando fa incontrare il suo giannizzero nero con i gitani l'avventura è assicurata…
Chi è davvero Dago?... Chi è quest'uomo che ha attraversato tutte le esperienze della vita, da giovane sfaccendato a schiavo, da giannizzero a uomo di fiducia di reali e pirati, da spietato vendicatore a protettore di tanti deboli?... Che cosa è rimasto in lui di quel Cesare Renzi che in una sola notte ha visto distruggere la propria famiglia e il proprio futuro?... Sono pochi gli uomini che sanno reggere da soli le briglie del loro destino…
Ferenczy è amico di Dago. Ed era sovrano di un piccolo regno nell'Europa dell'est. Sì, era, perché ha deciso di abdicare a favore del figlio. Potrebbe essere un'occasione di festa. Ma il passato, si sa, può sempre ritornare, sconvolgendo le vite e i sogni degli uomini. E questa volta lo fa nelle vesti di un inquietante fantasma biondo…
Due erano i miti degli studiosi nel periodo che va dal basso Medioevo al Rinascimento: l'alchimia, che avrebbe trasformato il piombo in oro... e la ricerca dell'ermafrodito. Di quell'essere, cioè, che simboleggiava l'armonia totale. Per Dago, l'incontro con uno dei più misteriosi personaggi della storia. E un'avventura al calor bianco…
Si chiama Andreas e finora è vissuto in un convento, dove i frati hanno imparato ad accettare i limiti del suo cervello eternamente infantile... Ma adesso suo padre, il conte, è morto e lui – anche se nessuno era al corrente della sua esistenza – è il primogenito... Un personaggio indimenticabile per una storia di grande, commovente umanità…