Cesare Renzi, Dago, il giannizzero nero. Tanti nomi, per un uomo che ha vissuto altrettante vite. E che ha saputo cambiare per adattarsi ai nuovi ruoli. Ma sempre tenendo fermi alcuni valori, tra i quali il primo è quello dell'amicizia... E proprio per non tradirla, ora è finito nelle lugubri, terribili segrete dell'inquisizione spagnola…
Un convento in Andalusia. E' qui che la bella Jimena ha chiesto ai frati di aver cura di Dago, convalescente dalle ferite infertegli dall'Inquisizione... Ma si può davvero sperare di tenere il giannizzero nero bloccato a letto?... Si può davvero pensare che l'avventura non bussi anche alla porta di un umile monastero?...
Dago è ancora ospite del villaggio dove è stato curato dopo le torture subite a opera dell'inquisizione. Un pittore, ispirato e puro come la sua arte, viene a turbare la quiete del posto, suscitando le ire di un signorotto locale. Sullo sfondo, come sempre, le avventure, le armi e gli amori del giannizzero nero.
È guerra. E Dago si muove nel suo elemento, nonostante il valore che ha - ormai da tempo - imparato ad attribuire alla vita umana. C'è una donna da salvare, un'amicizia da difendere e un popolo oppresso da liberare. Questi gli ingredienti. Il resto ce lo mette il grande Robin Wood, che ci racconta una storia ad ampio respiro, con molte pagine davvero epiche.
Il mio regno per un incontro di lotta! Questo il grido disperato di Barbarossa, che ha bisogno dell'aiuto di Dago per scovare un campione in grado di sonfiggere il gigantesco rappresentante del suo nemico. Una storia d'amore e di forza, di rinnegati e di traditori, nella migliore tradizione di Robin Wood, illustrata da un Carlos Gomez davvero entusiasmante.
Chi è la misteriosa signora delle grotte? Una storia carica di sensualità e di erotismo, nella quale vecchi guerrieri scoprono il tocco guaritore dell'amore e Dago si trova a guardare sempre più da vicino il cuore oscuro degli uomini. In mezzo, naturalmente, la grande maestria degli autori: Robin Wood e Carlos Gomez.
Dago e Barbarossa stanno tornando ad Algeri, ma il loro viaggio è pieno di avvenimenti degni di nota. La morte cavalca con loro e, a volte, li precede, personificata da un re pazzo, senza gambe e totalmente privo di scrupoli. Un'avventura mozzafiato, senza esclusioni di colpi, nella quale crudeltà e coraggio cercano continuamente di sopraffarsi.