Una storia magica, sospesa tra realtà e credenze popolari, col Giannizzero nero che non ha paura nemmeno a sfidare gli dei capricciosi del destino. Dago è un uomo del suo tempo, ma riesce a essere più moderno dei suoi contemporanei, grazie al proprio codice morale, affiancato da una curiosità insaziabile.
Un'avventura di Dago in puro stile giannizzero nero, con avventura e pathos ottimamente mescolati dalla sapiente mano di Manuel Morini, sceneggiatore cresciuto alla grande scuola di Robin Wood. Alle matite e alle chine, un Örer in gran forma, sapiente tratteggiatore di anatomie convincenti e suggestive. E un grande personaggio divide la scena con Dago...
Dago ha continuamente a che fare col soprannaturale, col magico e la sua visione del mondo risulta sempre la stessa. L'eroe creato da Wood e Salinas crede soltanto in quello che la sua spada può trafiggere o, quantomeno, far sanguinare.
Dago ha un cuore grande, capace di amare e di odiare con la stessa intensità. E tutti coloro che hanno la sorte di incrociare la sua strada devono fare i conti con il suo rigore morale e con la sua capacità pressoché illimitata di combattere in nome di ciò in cui crede.