A volte è difficile essere italiani in America. Anche per due agenti federali come Giovanni Johnny Savarese e Mario Turri. O forse soprattutto per loro. Perché spesso si sentono coinvolti dalla violenza che accompagna le storie di tanti, troppi loro connazionali. Dall'osservatorio privilegiato di chi le indagini sociologiche le fa sul campo, un altro capitolo di una grande saga.
Non sottovalutate quel piccolo siciliano trapiantato in America. Non sottovalutate la sua forza, anche quando vi sembra che i dubbi e le angosce lo rendano più vulnerabile. Lui è Giovanni Johnny Savarese, il federale. L'uomo che affronta la mafia con un'arma invincibile: la capacità di ragionare come un mafioso. E chi lo ha sottovalutato, fosse pure potentissimo, se ne è pentito.
Un amico vero è qualcosa di irripetibile. E' il fratello che uno si sceglie. E' la persona alla quale confidiamo tutto e dalla quale sappiamo di poter pretendere tutto. E quando perdiamo un amico è come se una parte di noi morisse... Mario Tuti era un amico vero per Johnny Savarese. Ed è morto. Ucciso da quei criminali mentre Johnny non c'era... E ci sono sensi di colpa che è difficile affrontare…
Non vi fate fregare dalla retorica del vecchio West. Quel mitico mondo è morto e sepolto, ormai. E finire a fare lo sceriffo in un posto dimenticato da Dio e dagli uomini come Lincoln, New Mexico diventa una vera condanna. Sì... Johnny Savarese sta imparando a proprie spese che cosa significa pagare per gli errori commessi. E lo fa in questo ambiente squallido e violento…
Chi può dire come nasce il rispetto per un uomo?... Da quali valori scatta quella molla che ti fa passare da un'ostilità dichiarata all'ammirazione?... Forse Giovanni Johnny Savarese è un grande detective anche per questo... Perché è capace di analizzare l'uomo senza indulgenza ma anche senza pregiudizi... pronto a ricredersi, ma senza per questo cedere al facile sentimentalismo.
Non è un esilio dorato, quello di Johnny Savarese. E', piuttosto, un suo personale inferno. In un paesaggio fatto di polvere, di caldo, di sudore... Un paesaggio dove anche i campi di grano, simboli di pace operosa e di speranza nel futuro, si macchiano del sangue di vittime innocenti... Nella vicenda umana del ragazzo venuto dalla lontana Sicilia, il momento più difficile e ingrato: quello di una totale, disperata solitudine…
Una taglia sulla testa di un uomo. Magari con la classica dizione, vivo o morto. Certo, la legge si fa rispettare anche così e chi la deve difendere, a volte, non può andare per il sottile, non può porsi problemi. O, almeno, così fanno quasi tutti... Già, quasi... Perché Giovanni Johnny Savarese non ne è capace. Per lui anche dietro un criminale si nasconde sempre un uomo. Da capire, anche quando lo si combatte.