Ci sono molte strade per diventare uomo. A Federico de Beaulieu il destino ha riservato forse quella più difficile. Una strada che incrocia il cammino di Artakis, il pirata. Una strada che, fortunatamente, Federico può percorrere assieme a quello strano rinnegato che chiamano Dago. Sullo sfondo affascinante della Turchia del XVI secolo, una nuova, intensa avventura per il giannizzero nero.
Due uomini che arrivano a Parigi per vendere dei cavalli. Niente di particolare. Se non fosse per due precisi motivi. Il primo è che loro questi cavalli li vogliono vendere, nientemeno, al re di Francia. E il secondo è che in cambio di quelle splendide bestie non vogliono denaro, ma donne... E tocca al giannizzero nero affrontare ogni pericolo per ridare una speranza a un'intera valle.
Follia?... Arroganza?... Delirio di potenza?... Chi può dire qual è la molla che spinge un uomo alle azioni più atroci?... In quel castello ci sono delle strane gabbie. Appese sul vuoto, rinchiudono persone destinate a morire di inedia. E Dago, il giannizzero nero, finisce suo malgrado per sperimentarle. Per aver voluto – come sempre – combattere l'ingiustizia, la prevaricazione, la stupidità umana.
Strano animale, l'uomo. Pronto a scannare i propri simili per un palmo di quella terra sotto la quale è comunque destinato a finire per sempre, lasciandosi dietro onori, ricchezze e potere. Pronto all'orrore e al tradimento per conquistare una semplice valle. Di fronte a Dago, ancora una volta, l'avventurosa scelta tra quella pace che per lui sembra solo un sogno e il rischio, l'azione. E la decisione è obbligata.