Nippur ha compiuto la sua missione. Si era impegnato in cambio della salvezza di suo figlio Hiras e ha mantenuto la parola. Finalmente è libero di tornare a casa. Ma la strada che lo condurrà a riabbracciare Hiras è ancora lunga e densa di pericoli, di insidie, di incontri. Come quello con gli strani, lugubri pirati che lo incaricano di acquistare una nave per loro…
Si sente fortunato, Nippur. Fortunato perché le piste assolate e polverose che ha davanti a sé lo stanno riportando da suo figlio Hiras. Fortunato perché tra poco potrà riabbracciare quel bambino per salvare il quale ha corso tanti pericoli... Ma il suo cammino sarà ancora pieno di insidie, di rischi, di incontri magici o terribili... Perché questo è il destino degli uomini che segnano un'epoca…
Quali sono i segni che accompagnano la regalità? Come deve essere l'uomo che si farà carico delle speranze, delle paure, dei sogni, del destino di tanti suoi simili? Nippur, l'incorruttibile, il guerriero che ha già rifiutato tanti troni, ha visto nascere tanti monarchi. Conosce gli effetti dell'ambizione, dell'avidità, della sete di potere. Sa valutarne i sintomi. Ed è sempre pronto a battersi per i valori in cui crede.
Strano destino, quello di Nippur, l'incorruttibile, l'uomo che poteva diventare faraone d'Egitto e ha preferito la solitudine dei deserti e dei grandi spazi. Sì, strano destino, per questo eroe sempre in cerca di pace e costretto dalla sua stessa fama ad affrontare la violenza più sfrenata. Strano destino per chi è costretto a essere testimone della stupidità e dell'avidità umane.
Padre e figlio. Rapporto difficile anche in circostanze normali. Figurarsi quando il padre è il leggendario Nippur, l'incorruttibile, il guerriero che ha rinunciato a cento regni. E il figlio ha nelle vene anche il sangue della regina delle Amazzoni. Lo scontro di due caratteri troppo forti per trovarsi sempre d'accordo. Ma troppo schietti e immediati per non amarsi. E per non affrontare insieme ogni avventura.