Un anziano cavaliere che si lancia senza paura contro nemici più potenti di lui. Fino a trascinare con sè, verso una vittoria impensabile, anche chi prima aveva paura a battersi... Pazzia?... Certo, ma di una qualità particolare. La stessa che a volte ha salvato il giannizzero nero... Sì... il '500 è il secolo di Erasmo e del suo Elogio della follia…
Cesare Renzi, Dago, il giannizzero nero. Tanti nomi, per un uomo che ha vissuto altrettante vite. E che ha saputo cambiare per adattarsi ai nuovi ruoli. Ma sempre tenendo fermi alcuni valori, tra i quali il primo è quello dell'amicizia... E proprio per non tradirla, ora è finito nelle lugubri, terribili segrete dell'inquisizione spagnola…
Un convento in Andalusia. E' qui che la bella Jimena ha chiesto ai frati di aver cura di Dago, convalescente dalle ferite infertegli dall'Inquisizione... Ma si può davvero sperare di tenere il giannizzero nero bloccato a letto?... Si può davvero pensare che l'avventura non bussi anche alla porta di un umile monastero?...
Dago è ancora ospite del villaggio dove è stato curato dopo le torture subite a opera dell'inquisizione. Un pittore, ispirato e puro come la sua arte, viene a turbare la quiete del posto, suscitando le ire di un signorotto locale. Sullo sfondo, come sempre, le avventure, le armi e gli amori del giannizzero nero.
John Doe ha affidato la Falce dell'Olocausto al guerriero supremo, forse l'uomo migliore cui consegnare un manufatto in grado di sconvolgre le sorti dell'umanità. Quell'uomo è Cesare Renzi, detto Dago, un eroe che sembra nato per ridere in faccia a Morte. Peccato che l'oscura mietitrice abbia con sé un esercito sconfinato di non morti…