Ritorna sulla ribalta di Dago l'ispirata mano di Orer, il disegnatore turco che ormai da qualche tempo si è meritato l'affetto e la stima di molti lettori. Uno dei personaggi di questa vicenda ci offre una definizione del Giannizzero nero che gli si addice alla perfezione: «Dago è insieme il diavolo, l'angelo e il giudizio universale racchiusi in un solo corpo.»
Come nascono le leggende? Chi si incarica di strappare il sipario della Storia per rivelare il tessuto onirico che la riveste e la circonda? Il parco di Bomarzo, attrazione turistica che presenta statue mostruose incastonate in una natura rigogliosa, esisteva già all'epoca di Dago, almeno secondo la ricostruzione immaginifica di Wood. Anzi: è stato proprio il Giannizzero Nero a combattere per primo, in quel suggestivo scenario, l'antica battaglia tra il Bene e il Male...
Una faida familiare, oscura e terribile. Dago si trova a dover affrontare l'odio straripante di due fratelli, diversi l'uno dall'altro come il giorno dalla notte. Ed è proprio di notte che uno dei due ha scelto di vivere, trendo energie dal buio e dai sentimenti più neri che compongono l'animo umano. Un'altra avventura ben riuscita del Giannizzero nero.
Il giannizzero nero è reduce da una battaglia senza quartiere, ma non ha nemmeno il tempo di far rimarginare le ferite. Dovrà accompagnare un vecchio amico a trovare un sant'uomo, uno Stilita capace di penitenze mortificatrici. Il passato, però, è un baule pieno di scomodi ricordi...
Il giannizzero nero ha un proprio, inossidabile ideale di giustizia, che si scontra costantemente con quello in voga ai suoi tempi. Signorotti pieni di sé, che non esitano a uccidere decine di uomini pur di soddisfare un capriccio; donne senza scrupoli, disposte a calpestare qualunque precetto morale pur di arrivare a ottenere un briciolo di potere. Dago è un uomo solo, contro tutto questo, ma la sua mano non trema...
Dago 1 – Il riscatto – di Ferrari e Rodriguez
Il Giannizzero nero è stato a lungo uno schiavo e conosce meglio di molti il significato della parola libertà. Per questo motivo, cerca di liberare altri schiavi dalla loro penosa condizione, senza curarsi dei pericoli e degli ostacoli che dovrà affrontare. La sua sete di giustizia sarà più forte di ogni ricatto...
Una storia magica, sospesa tra realtà e credenze popolari, col Giannizzero nero che non ha paura nemmeno a sfidare gli dei capricciosi del destino. Dago è un uomo del suo tempo, ma riesce a essere più moderno dei suoi contemporanei, grazie al proprio codice morale, affiancato da una curiosità insaziabile.
Un'avventura di Dago in puro stile giannizzero nero, con avventura e pathos ottimamente mescolati dalla sapiente mano di Manuel Morini, sceneggiatore cresciuto alla grande scuola di Robin Wood. Alle matite e alle chine, un Örer in gran forma, sapiente tratteggiatore di anatomie convincenti e suggestive. E un grande personaggio divide la scena con Dago...