Un numero davvero particolare, questo di Dago. Alla solita quantità di azione, perfettamente calata nel periodo storico prediletto da Robin wood, si affianca stavolta una sensibile riflessione sulla follia degli uomini. I pazzi, da sempre, incutono paura agli altri esseri umani, poiché – spesso – sono liberi di articolare pensieri senza alcun freno inibitore. Ma il Giannizzero Nero sa come trattarli…
Stavolta c'è da combattere per una donna: liberare Roxana - la favorita del Sultano - dalle grinfie del pirata greco Kastriotas. Per farlo, Dago capisce che gli è necessario formare una squadra, come avviene sempre nei film e nei romanzi di genere. E l'azione prevale sulla riflessione e sul senso del viaggio, tematiche preponderanti in una serie sempre in evoluzione come Dago.
Henry Dante sa bene che a Paradise City non esistono gli innocenti e che non c'è posto per la pietà. Ma ci sono anche i bambini, vittime di una crudeltà infinita. E quelli vanno salvati, magari anche a costo della vita. Una storia che fa riflettere, tra cattivi senza volto e buoni pronti a uccidere, al punto che il confine tra il bene e il male diventa più labile di un sogno dimenticato.
Martin Hel è un evidenziatore di crisi, un personaggio capace di scatenare autentiche tempeste emotive nei suoi avversari. Che cosa succede, quando si trova davanti a qualcuno in grado di suscitare delle tempeste autentiche? Una storia dal ritmo incalzante, velata da una malinconia che fa riflettere, in puro stile Martin Hel.