Debutto obbligato per l'Euracomix del nuovo millennio. La nuova parte del fumetto cult per antonomasia. A tanti anni dalla seconda parte, realizzata con l'indimenticabile Hector G. Oesterheld, Francisco Solano Lopez ci regala il ritorno di Juan Galvez, il vagabondo dell'infinito. E dimostra che ci sono personaggi capaci di resistere alle mode per restare sempre attuali.
Si sente fortunato, Nippur. Fortunato perché le piste assolate e polverose che ha davanti a sé lo stanno riportando da suo figlio Hiras. Fortunato perché tra poco potrà riabbracciare quel bambino per salvare il quale ha corso tanti pericoli... Ma il suo cammino sarà ancora pieno di insidie, di rischi, di incontri magici o terribili... Perché questo è il destino degli uomini che segnano un'epoca…
Un amico vero è qualcosa di irripetibile. E' il fratello che uno si sceglie. E' la persona alla quale confidiamo tutto e dalla quale sappiamo di poter pretendere tutto. E quando perdiamo un amico è come se una parte di noi morisse... Mario Tuti era un amico vero per Johnny Savarese. Ed è morto. Ucciso da quei criminali mentre Johnny non c'era... E ci sono sensi di colpa che è difficile affrontare…
Strano destino, quello di Nippur, l'incorruttibile, l'uomo che poteva diventare faraone d'Egitto e ha preferito la solitudine dei deserti e dei grandi spazi. Sì, strano destino, per questo eroe sempre in cerca di pace e costretto dalla sua stessa fama ad affrontare la violenza più sfrenata. Strano destino per chi è costretto a essere testimone della stupidità e dell'avidità umane.
Non vi fate fregare dalla retorica del vecchio West. Quel mitico mondo è morto e sepolto, ormai. E finire a fare lo sceriffo in un posto dimenticato da Dio e dagli uomini come Lincoln, New Mexico diventa una vera condanna. Sì... Johnny Savarese sta imparando a proprie spese che cosa significa pagare per gli errori commessi. E lo fa in questo ambiente squallido e violento…
Chi può dire come nasce il rispetto per un uomo?... Da quali valori scatta quella molla che ti fa passare da un'ostilità dichiarata all'ammirazione?... Forse Giovanni Johnny Savarese è un grande detective anche per questo... Perché è capace di analizzare l'uomo senza indulgenza ma anche senza pregiudizi... pronto a ricredersi, ma senza per questo cedere al facile sentimentalismo.
Momenti tragici per la corona di Francia. Dopo la battaglia di Pavia, tutto sembra davvero perduto. Lo stesso re Francesco è stato catturato da Carlo V, che ora lo tiene prigioniero in un luogo segreto della Spagna. Ora, scoprire quella prigione è già un'impresa, ma tentare di liberarlo appartiene semplicemente al regno dell'impossibile... Forse è per questo che la regina madre ha pensato di affidare la missione a Dago…
Una taglia sulla testa di un uomo. Magari con la classica dizione, vivo o morto. Certo, la legge si fa rispettare anche così e chi la deve difendere, a volte, non può andare per il sottile, non può porsi problemi. O, almeno, così fanno quasi tutti... Già, quasi... Perché Giovanni Johnny Savarese non ne è capace. Per lui anche dietro un criminale si nasconde sempre un uomo. Da capire, anche quando lo si combatte.
Falcon è irlandese. Johnny Savarese - lo sappiamo - è siciliano. Logico che la loro diventi una coppia quantomeno originale. Quello che è meno logico è che il più mediterraneo tra i due sia il primo... Sì, Falcon è il disordine fatto persona, la sregolatezza come regola di vita. Mentre Savarese è freddo e razionale... Un volume che segna un momento particolarmente felice di una grande, irripetibile saga.