Si fa in fretta a dire una storia di vampiri. Si fa in fretta a etichettare una storia in un genere. Poi ci si trova di fronte la storia del maligno Kergan, si vede come Swolfs ha saputo rinnovare e superare tanti archetipi narrativi e grafici e ci si rende conto di aver incontrato un capolavoro. Un fumetto che ha appassionato tutti i lettori di Lanciostory, fino a diventare a pieno titolo uno dei grandi successi della sua lunga storia.
Storia intensa, quella che Yves Swolfs ha costruito intorno alla figura di Kergan, il vampiro, il non morto. Storia intensa e che si svolge su due piani temporali: da un Medioevo cupo e superstizioso nel quale la religione è vista come una minaccia di punizioni eterne, a un XX secolo che già lascia intravedere l'inizio di future, immani tragedie. Il secondo appuntamento con una serie che ha lasciato una traccia nella memoria dei lettori.
Elise è una donna dolcissima e delicata... Elise è tutto quello che un uomo può sognare... Ma il fascino perverso e i poteri occulti di Kergan sono troppo forti per sperare che la dolcezza sia uno scudo sufficiente contro l'orrore del male assoluto... Un nuovo capitolo di una saga che ha conquistato i lettori…
Kergan. Un incubo malefico che da secoli percorre l'Europa... Ma adesso, in questi Anni '30, nel continente si aggira un'altra espressione del Male... Una forza che ignora e nega l'umanità e che fa della violenza e dell'odio il proprio credo... Un intenso volume per una saga dal fascino indiscutibile…
Il grande autore completo Yves Swolfs , stavolta alle prese soltanto con la sceneggiatura, ci porta insieme a Griffo a seguire le gesta di un ex-capitano dell'Armata russa. La storia è ottimamente raccontata, come sempre accade a questi livelli, ma contiene in più un pathos che avvicina Vlad al grande romanzo storico dell'Ottocento.