Ci sono molte strade per diventare uomo. A Federico de Beaulieu il destino ha riservato forse quella più difficile. Una strada che incrocia il cammino di Artakis, il pirata. Una strada che, fortunatamente, Federico può percorrere assieme a quello strano rinnegato che chiamano Dago. Sullo sfondo affascinante della Turchia del XVI secolo, una nuova, intensa avventura per il giannizzero nero.
Tre quadri. Tre splendidi dipinti per aiutare un giovane nobile a scegliere la sua sposa. Comincia in questo modo apparentemente frivolo una nuova, drammatica avventura di Dago. Ma l'appuntamento di marzo con il giannizzero nero riserva ai lettori un'altra, gradita sorpresa: allegato a Dago, troveranno in omaggio il primo albo della serie che l'"Eura" dedica ad Amanda, di Robin Wood e Alfredo Falugi.
Un harem. Luogo di piaceri segreti, di profumi sottili, di mormorii soffusi. Ma anche di un'inquietante, stranissima presenza. Quella di un uomo che fuori di lì molti temono. E' un'impresa ai limiti del possibile quella che Dago affronta. E ancora una volta la supererà affidandosi alla sua cultura europea e alla sua esperienza araba. Perché il giannizzero nero ha saputo assimilare il meglio di entrambi i mondi…
Nel palazzo reale di Parigi, Margherita d'Angoulême aspetta. E con lei aspettano suo fratello Francesco I re di Francia e la regina madre. Aspettano insieme a Morte, l'alano nero, che Dago ritorni. Ma il giannizzero nero si è imbattuto in quella donna smagrita, sofferente. E non può lasciarla sola... Non può permettere che la realtà della schiavitù crei altri dolori, altre ingiustizie…
Due uomini che arrivano a Parigi per vendere dei cavalli. Niente di particolare. Se non fosse per due precisi motivi. Il primo è che loro questi cavalli li vogliono vendere, nientemeno, al re di Francia. E il secondo è che in cambio di quelle splendide bestie non vogliono denaro, ma donne... E tocca al giannizzero nero affrontare ogni pericolo per ridare una speranza a un'intera valle.
Una cella. La minaccia di una terribile punizione per aver suscitato la gelosia di un potente. Per Dago non sarebbe un'esperienza nuova, se questa volta a fargli compagnia non capitasse una persona che conosce bene e che non rivedeva dai tempi tragici del Sacco di Roma... Un incontro che dà il via a una delle più scatenate avventure del giannizzero nero…
Difficile dire da dove venga quella popolazione. Tutti, qui, li chiamano semplicemente i Nemici, a indicare la loro ferocia, la violenza delle loro scorrerie, l'assoluta spietatezza di ogni loro comportamento. Ma chi sta contro di loro non è migliore. Perché è governato dall'avidità, dalla lotrta per il potere, dalla smania del possesso. E il giannizzero nero si trova tra due fuochi…
La regina madre di Francia gliel'ha chiesto cortesemente... minacciandolo di farlo finire in cella se oserà rispondere di no... E Dago è stato costretto ad accettare la tutela di quel principe viziato, abituato all'alcol e al disordine di una vita dedita soltanto al piacere... Un incarico difficile, che risponde alla ragione di stato e che si trasforma, per il giannizzero nero, in una nuova, pericolosa avventura.
Da anni, ormai, Dago ha lasciato Costantinopoli. Da anni non rimette piede in quella città, dove è diventato per tutti il leggendario giannizzero nero. Ma oggi Ibrahim, il gran visir, l'uomo più potente dell'impero ottomano, l'ha mandato a chiamare. Per affidargli una missione che ha tutta l'apparenza del suicidio... Perché guidare quella carovana è una sfida impossibile anche per una leggenda…
Follia?... Arroganza?... Delirio di potenza?... Chi può dire qual è la molla che spinge un uomo alle azioni più atroci?... In quel castello ci sono delle strane gabbie. Appese sul vuoto, rinchiudono persone destinate a morire di inedia. E Dago, il giannizzero nero, finisce suo malgrado per sperimentarle. Per aver voluto – come sempre – combattere l'ingiustizia, la prevaricazione, la stupidità umana.